ENTE APPALTANTE Comune di Salerno

 OGGETTO Lavori di difesa, riqualificazione e valorizzazione della costa del Comune di Salerno – Ambito 3 – II Stralcio – 2° Lotto. Tratto compreso tra Via Leucosia ed il Polo Nautico a Salerno.

L’intervento trae origine dal Progetto Esecutivo di Ambito 3 – II Stralcio e si configura quale opera di completamento del ripascimento di Ambito 3, in prosecuzione del tratto di ripascimento previsto con altro appalto tra Torre Angellara e il Lido dei Carabinieri e delle ormai realizzate opere a scogliera di II tralcio (tratti e varchi della scogliera sommersa da Torre Angellara al Lido dei Carabinieri), e quale intervento di rifiorimento della scogliera di I stralcio, il tutto nel tratto compreso tra il Polo Nautico e le strutture sanitarie in località “Torre Angellara”, in corrispondenza di Via Leucosia.
In sintesi, l’oggetto specifico della presente relazione è:

• l’intervento di rifiorimento della scogliera soffolta (tratti e varchi di primo stralcio, in parte carenti di materiale per come risulta dai recenti rilievi);

• l’intervento di ripascimento nel tratto di litorale salernitano compreso fra il Polo Nautico e Torre Angellara, lungo via Leucosia, che precede l’intervento già appaltato di ripascimento fra Torre Angellara e il Lido dei Carabinieri. 

In generale, l’apporto di materiale da versare in sito, a tergo delle scogliere sommerse, risulta necessario per l’ampliamento degli arenili esistenti e consente di poter assolvere alla duplice funzione di “difesa attiva” (unitamente alle opere a gittata) nei confronti delle infrastrutture litoranee e di creazione di un’ampia fascia di arenile per finalità balneari e/o ricreative.

La presenza del ripascimento di fatto completa lo schema di difesa costiera già previsto nel Progetto Definitivo Generale di Ambito 3 (scogliere soffolte + ripascimento) e, più in generale, con l’intervento di protezione dei litorali previsto per l’intera costa del Comune di Salerno, scongiurando l’impatto diretto dell’onda residua frangente sulle infrastrutture litoranee, annullando gli attuali fenomeni di vibrazione e rendendo fruibile per gli usi balneari e ricreativi una più ampia fascia di arenile.

L’attività di ripascimento in oggetto ha, quindi, lo scopo di riequilibrare la spiaggia e di ampliarne la superficie, al fine di ottenere una linea di riva più stabile nel tempo, approvvigionando e riportando sulla spiaggia natia sabbia e/o ghiaia fine provenienti da cave di prestito a terra.

Pertanto, in linea con il Progetto Definitivo di Ambito 3, il ripascimento artificiale consiste nel versamento di materiale inerte proveniente da cava di prestito secondo specifiche di qualità e classe previste da apposito capitolato.

Più precisamente, l’ossatura del ripascimento prevede:

• una scogliera d’unghia lato mare, imbasata a profondità di 2.50 – 3.50 m, con larghezza di berma pari a 5 m e quota -1.60 m, previa posa sul fondale consolidato di uno strato di geotessile non tessuto in polipropilene, di base al corpo dell’unghia realizzata con massi naturali di II categoria;

• uno strato di riempimento sabbioso, tutto proveniente da cava di prestito, da selezionare in base a granulometria e colore quanto più prossime a quelle degli arenili esistenti e presenti in loco, a costituire il ripascimento vero e proprio dell’arenile.

Le fasi realizzative dell’intervento di ripascimento sono state così articolate:

• esecuzione della scogliera d’unghia con massi di seconda categoria, previa vibroflottazione dello strato di posa e successiva stesa di geotessile non tessuto;

• approvvigionamento del materiale granulare di ripascimento presso cava di prestito;

• stendimento, con mezzi terrestri e secondo le sagome di progetto, del materiale inerte proveniente da cava, previa operazione di rastrellamento dell’arenile attuale, al fine di raccogliere e smaltire materiali plastici, vegetali e organico apportati dalle mareggiate, la cui pulizia è eseguita a cura dei concessionari o in amministrazione diretta dalla Stazione Appaltante;

• operazioni di livellamento e raccordo con le pendenze naturali presenti nei siti adiacenti il tratto di arenile da ripascere.

Ulteriore intervento consiste nel rifiorimento e completamento dei massi di mantellata con scogli di III categoria della scogliera soffolta di I stralcio che necessita di integrazioni di massi rispetto alle sagome di progetto.
Le operazioni più consistenti e continue riguardano i varchi visto anche l’innalzamento della loro quota sommitale di -2,00 metri s.l.m. rispetto alle previsioni originarie di -3,00 m s.l.m.