ENTE APPALTANTE Autorità Portuale di Taranto
OGGETTO L’intervento nel Porto di Taranto ha portato all’adeguamento di un tratto di banchina del Molo Polisettoriale all’approfondimento dei fondali antistanti mediante la realizzazione, in adiacenza alla banchina a cassoni esistenti, di un impalcato misto di elementi in cemento armato precompresso e getti di completamento, su fondazioni costituite da una doppia fila di pali. L’intervento ha previsto anche la realizzazione delle nuove vie di corsa delle gru di banchina ed il dragaggio dei fondali per una larghezza di 20 metri dal filo banchina esistente.
I lavori si sono resi necessari per consentire al porto pugliese di candidarsi a Porto Hub nel prossimo futuro, altrimenti non possibile per carenze strutturali. La crisi economica, inoltre, ha accelerato il processo spontaneo di aggiornamento delle flotte portacontainer che, nell’ottica di una riduzione dei costi di trasporto, ha visto una impetuosa crescita degli ordini di navi trans oceaniche con capacità di stiva, via via crescente, che oggi vede le classi di portainer, successive alle post‐Panamax, prevalere, per numero e capacità, sulle classi inferiori.
Il progetto ha previsto l’integrazione del sistema di drenaggio delle acque meteoriche che ha riguardato, non solo la captazione, ma la sua regimentazione verso le sue unità di trattamento, conformemente alle norme di tutela dell’ambiente. L’intervento ha comportato attività di dragaggio, limitatamente a una fascia di 20 metri posta in adiacenza alla banchina esistente, la caratterizzazione dei fondali interessati dall’attività di dragaggio (allegato al progetto definitivo) condotto dall’ISPRA ha consentito di individuare le modalità di escavo, i trattamenti necessari e le opzioni di refluimento, in ragione delle caratteristiche dei materiali analizzati.